A Carrara nel prossimo biennio potrebbero arrivare fino a sei milioni di euro dalla Regione Toscana per opere di riqualificazione e ampliamento nel settore dell’edilizia pubblica residenziale. In attesa di conoscere le sorti di questi finanziamenti è intanto ormai quasi certo che nella seconda metà di marzo partiranno i lavori di demolizione delle palazzine di Caina, dove a seguito dell’assegnazione dell’appalto per la ricostruzione, un’opera da 4 milioni di euro, saranno realizzati edifici nuovissimi e altamente innovativi dal punto di vista tecnologico. Queste sono solo due delle notizie uscite dall’incontro avvenuto stamani tra la commissione bilancio del Comune di Carrara e  Luca Panfietti, presidente dell’ente per l’edilizia residenziale pubblica della provincia di massa carrara, chiamato a illustrare lo stato patrimoniale ed economico della sua società. In termini di bilancio, ha spiegato Panfietti l’erp ha chiuso il 2009 con 200 mila euro di attivo, individuando il problema principale che affligge la sua società: le morosità. In provincia, su un totale di 3800 alloggi,  gli inquilini che non pagano il canone di affitto sono il 20 per cento, il doppio della media regionale. Per questo l’azienda ha avviato un indagine per studiare la situazione, individuare le ragioni di tale morosità e intervenire, in particolare nei casi in cui i mancati pagamenti non corrispondono a una condizione socio-economica particolarmente difficile degli inquilini. E se per quanto riguarda gli affitti, Erp annuncia la caccia al moroso, anche sul fronte della vendita degli alloggi cosiddetti popolari potrebbero esserci a breve novità: secondo indiscrezioni provenienti dalla regione toscana nel 2012 potrebbe essere riaperto il bando per le vendite, chiuso dal alcuni anni. In sostanza negli ultimi tre anni hanno potuto acquistare l’alloggio di residenza solo coloro che avevano presentato richiesta entro il maggio del 2008: l’anno prossimo si riapriranno le vendite ma, avvisano da Firenze, i prezzi degli immobili saranno rivisti al rialzo tanto che qualcuno potrebbe pagare la propria abitazione quasi il doppio rispetto al condomino che l’ha acquistata col bando precedente. Anche per questo, le richieste di avvio delle pratiche si stanno intensificando: in tutta la provincia apuana 300 pratiche sono state già deliberate, altre 300 sono in fase di definizione, con una media di 3-4 procedure aperte al giorno