Le commissioni sociale e sanità del comune di Massa questo pomeriggio hanno aperto le porte alla nuova dirigente della Asl per il primo vero incontro ufficiale da direttore generale. Maria Teresa De Lauretis ha risposto brevemente all’ordine del giorno che le era stato presentato, maggiori dettagli – per motivi di tempo – li fornirà durante la seduta straordinaria del consiglio comunale del 28 febbraio interamente dedicato alla sanità locale. Tra i punti presentati dalle commissioni c’erano l’organizzazione, il PAL, il servizio hospice, le liste di attesa, la società della salute, le risorse finanziarie e il riequilibrio di bilancio. Innanzitutto la De Lauretis ha chiarito che durante i 4 mesi di commissariamento si è concentrata solo sul bilancio della ASL 1, solo dal 12 febbraio ha ampliato i suoi obiettivi e il principale resta l’apertura dei cantieri del nuovo ospedale, fondamentale per la riorganizzazione sanitaria sul territorio. Un territorio che deve lavorare sulla rete dei servizi ambulatoriali e sui distretti che presentano criticità; il crono programma dei primi 100 giorni comprende poi il piano attuativo locale da adeguare in via straordinaria perché questa Asl non può permettersi di costruirlo in due anni, come solitamente accade. Ci sarà un’operazione organizzativa con i vari accorpamenti di reparti, ma niente a danno dei cittadini e tutti studiati con i sindacati, ha assicurato il direttore. Non ha nascosto i numeri di bilancio: confermato il debito del 2009, che sarà coperto dalle risorse della Regione Toscana; più difficile invece coprire gli oltre 55 milioni di disavanzo del 2010, ma il bilancio dovrebbe comunque essere chiuso. Il vero problema è il 2011 perché anche la regione è in difficoltà e le altre aziende non rinunceranno alle proprie risorse per coprire i danni di Massa. La nuova dirigente punta tutto sull’eliminazione di prestazioni inappropriate e fornire la massima efficienza. In questo modo potranno essere recuperati fondi senza tagliare sui servizi e senza che nessuno ne risenta.