Come ampiamente annunciato, nel consiglio comunale di lunedì scorso non è stata trovata una soluzione al caso Pdl. La presidenza del consiglio nonostante nei giorni precedenti in via ufficiosa avesse garantito che sarebbe stato confermato un unico gruppo composto da sette consiglieri con capogruppo Iginio Dell’Amico, ha dovuto recepire le due distinte richieste e trovare una soluzione. Ragoni neanche per un attimo ha pensato di diventare giudice della diatriba interna al Pdl e ha usato la strada della mediazione: un unico grande gruppo, compresa l’ex An Silvia Vanelli, affidato al consigliere “più anziano” Luciano Tonarelli già vicepresidente del consiglio ma anche esponente dell’associazione di Simone Caffaz. Problema risolto? Tutt’altro perché nessuna delle parti accetta una decisione cerchiobottista di accontentare un po’ tutti. Neanche la conferenza dei capigruppo avrebbe potuto risolvere la questione, in fin dei conti, tutta interna al Pdl quindi è stata rinviata alla prossima settimana. Poche speranze anche dalla riunione di domani sera del coordinamento provinciale e comunale del Pdl a Marina di Massa perché le posizioni sono note e la guida del partito non è in grado di mettere la parole fine alla questione. Con Caffaz fermo sulla posizione dell’associazione e Laquidara fermo sulla posizione del coordinamento provinciale, la battaglia sarà sullo statuto del consiglio il quale però non può diventare arma giuridica per risolvere le tensioni interne al partito se non, e qui veramente si toccherebbe l’apice della vicenda, un ricorso a vie legali per diffidare chicchessia all’utilizzo del nome e del simbolo del partito senza l’autorizzazione dello stesso.