Potrebbe essere pronta entro la giornata di oggi la bozza emendata dell’accordo di programma per la reindustrializzazione del territorio apuano: dopo il vertice della scorsa settimana in regione, il testo del ministero dello sviluppo, riveduto e corretto, ripartira’ alla volta di roma. E in attesa delle risposte del governo, i lavoratori del cantiere si dicono pronti alla mobilitazione.
O entro il 21 febbraio si sciolgono i nodi centrali oppure la vertenza Nca prenderà una piega diversa: è quanto hanno affermato questa mattina i lavoratori del cantiere navale di marina di carrara al termine di una doppia tornata di incontri, il primo tra le rsu il secondo allargato a tutti i dipendenti. In sostanza le tute blu di nca hanno confermato i contenuti del documento uscito dall’assemblea di gennaio, indicando però una sorta di ultimatum alla sua attuazione. Entro il 21 febbraio il governo dovrà chiarire se intende riaprire il tavolo di trattativa sul futuro di nca, se e disposto a erogare la fideiussione necessaria all’acquisizione della nave delle fs e se accetta i paletti posti dai lavoratori su assetto societario (si ai privati purchè in minoranza) e produzione (no secco alle lavorazioni in vetroresina). Su questi quattro punti i dipendenti del cantiere chiedono un chiarimento da qui a una settimana, altrimenti verrà avviata la mobilitazione: una presa di posizione forte, quella uscita stamani dalla fabbrica di marina di carrara, da cui fino a questo momento sono partite iniziative sempre molto misurate e caute. Insomma, con l’avvicinarsi del 28 febbraio – la scadenza entro il quale il governo dovrebbe completare la fideiussione necessaria a portare a Nca la nave delle fs – il clima all’interno del cantiere potrebbe cambiare radicalmente, anche in base all’andamento della trattativa tra istruzioni locali e ministero dello Sviluppo sull’accordo di programma per la reindustrializzazione del territorio apuano: proprio per oggi la Regione dovrebbe avere pronta la bozza emendata del testo del Ministero, con cui dopo il vertice a Firenze, comuni, provincia e regione hanno chiesto al governo di impegnarsi direttamente nella ricerca di un socio industriale in vista del cambio di assetto societario di Nca e di garantire l’accompagnamento pubblico nella fase di transizione dal vecchio al nuovo assetto, oltre alla fideiussione per la nave delle Fs.