Porto. Torniamo a parlare dei finanziamenti di 38 milioni di euro al porto di marina di carrara. Come ricorderete ieri avevamo annunciato il rischio di perderli se non ci fosse stato una modifica all’emendamento attraverso il maxiemendamento su cui il governo ha posto la fiducia. E puntuale oggi e’ arrivata la modifica tanto attesa; nel maxiemendamento si salva i finanziamento alle autorita’ portuali che insistono su aree sin da bonificare tra cui, appunto, marina di carrara.
Alla fine si è reso necessario il maxiemendamento su cui il governo ha posto la fiducia per salvare i 38 milioni di euro di finanziamenti al porto di Marina di Carrara legati, è proprio il caso di dirlo, alla presenza del Sito d’Interesse Nazionale da bonificare. Il testo del maxiemendamento dal primo pomeriggio è approdato in commissione bilancio in senato prima della votazione di fiducia che inizierà proprio in questi minuti. Nel transatlantico comunque qualche anticipazione sulla bozza è arrivata e già alle 15 si sapeva che l’emendamento 2.6000 era stato inserito in quello su cui il governo metterà la fiducia ma era stato modificato in una piccola parte, ma essenziale. Il testo dovrebbe infatti citare che il provvedimento di revoca non sarà effettivo per quei «fondi trasferiti o assegnati alle autorità portuali per il finanziamento di opere in scali marittimi da esse amministrati ricompresi in siti di bonifica di interesse nazionale». Un sospiro di sollievo per il porto di Marina di Carrara che per qualche giorno ha rischiato di vedersi togliere i finanziamenti indispensabili per lo sviluppo. L’iter non è ancora comunque concluso perché il decreto legge, blindato dalla fiducia, andrà alla camera quindi ci sarà l’esame in commissione e una nuova fiducia in Aula, per arrivare al via definitivo sul testo entro la fine mese, pena il decadimento dello stesso. Sono state ore di discussione politica in seno alla maggioranza per risolvere la questione; la Lega Nord è noto che abbia spinto forte per spostare i finanziamenti sui porti liguri ad eccezione di La Spezia. A quel punto sarebbe scattato un meccanismo bipartisan per salvare il salvabile. L’opposizione con il vice-capogruppo dell’Idv alla camera, il parlamentare apuano Fabio Evangelisti, la vice-presidente della commissione trasporti della camera l’onorevole Silvia Velo; ma tentativi di trovare una soluzione sono arrivati anche dall’onorevole del Pdl Lucio Barani. Alla fine la mediazione ha funzionato tanto più che nei pesi e contrappesi politici se la Liguria godeva dell’appoggio della Lega Nord, la Toscana con Carrara, Livorno e Piombino sicuramente non è passata indifferente al ministero dei trasporti Altero Matteoli.