Il porto rischia seriamente di perdere i 38 milioni euro di finanziamenti per il waterfront e il piazzale città di Massa. L’emendamento presentato al milleproproghe in cui si cancellavano i finanziamenti in una prima istanza era stato bocciato ma il firmatario, senatore Latronico, non ha fatto altro che ripresentarne un secondo, in gergo tecnico un “testo 2”, in cui è stata ammorbidita la decisione ovvero si da tempo limite alla pubblicazione del bando di gara per i progetti finanziati nei cinque anni precedenti entro il 15 marzo 2011 pena il decadimento dei finanziamenti. Cambia la forma ma non la sostanza. Il provvedimento presentato “d’urgenza” dopo la bocciatura del primo sembrava destinato al fallimento e invece la commissione congiunta del senato venerdì scorso in extremis ha approvato l’emendamento assorbendolo nel 2.6000 pare sotto la spinta della Lega Nord. Non è pero detta l’ultima parola. Il governo metterà la fiducia su un maxiemendamento che dovrebbe recepire gli indirizzi della commissione ma non è scontato che lo faccia. Tant’è che in Liguria già festeggiano l’arrivo di 230 milioni di euro, questa sarebbe l’intera cifra del tesoretto, aldilà delle possibili decisioni dell’ultimo minuto. Tutti festeggiano tranne La Spezia che perderebbe anch’essa i finanziamenti.  La speranza dunque per il porto provinciale passa proprio l’emendamento governativo in cui potrebbero essere escluse dal provvedimento le autorità portuali che insistono in aree da bonificare per la presenza di Sin. La decisione ad ogni modo ci sarà domani giorno in cui verrà reso il noto maxiemendamento su cui verrà messa la fiducia come già accaduto lo scorso anno.

Anche La Spezia come detto nel servizio rischia di perdere i finanziamenti e così sia il presidente dell’autorità portuale Lorenzo Forcieri sia il primo cittadino Massimo Federici hanno scritto due lettere per chiedere attenzione verso il loro porto. Forcieri ha sottolineato come la presenza del Sin: «abbia comportato e comporta un forte aggravio dei costi, una moltiplicazione delle procedure ed una dilatazione enorme dei tempi dei processi approvativi dei progetti, che richiedono doppia approvazione dei Trasporti e dell’Ambiente».  Il primo cittadino Federici invece ha scritto al sottosegretario Gianni Letta:«Tale emendamento non tiene di conto delle difficoltà o della moltiplicazione di procedure che comportano la configurazione di Sito nazionale di bonifica del nostro golfo».