Stefano Romanini, l’imprenditore di 46 anni ucciso ieri mattina davanti alla sua abitazione di Camaiore temeva che potesse succedergli qualcosa ed ha lasciato una lettera ritrovata dalla polizia e scritta di suo pugno in cui darebbe indicazioni da seguire. L’uomo era già stato oggetto di avvertimenti, quando ignoti avevano danneggiato la sua auto, il giorno prima di Natale. Pare che l’imprenditore avesse una situazione debitoria pesante ed un contenzioso aperto con un cugino. Le indagini scavano sia nel privato che nel mondo lavorativo dell’uomo. Ieri sono stati ascoltati dalla polizia i famigliari della vittima, i soci e alcuni dipendenti della ditta di escavazioni. Perquisite l’abitazione e la sede della ditta. Nel dicembre scorso Romanini era stato raggiunto da un avviso di garanzia e compariva tra i dieci indagati per le frane di Mirteto in cui morì Aldo Manfredi