Le cave sono troppe e sono coltivate male: è quanto ha detto stamani in commissione marmo il city manager Marco Tonelli dichiarando che a suo parere, in alcuni siti la produzione di scaglie è eccessiva e che delle 80 cave attualmente esistenti ne basterebbero la metà, vale a dire 40. Le parole del direttore generale sono arrivate nell’ambito di una riflessione sul rapporto tra città e cave e su quello che l’attività estrattiva lascia, nel bene e nel male, ai carraresi. Un dibattito nato proprio dal resoconto che lo stesso Tonelli ha fatto sull’ultimo confronto tra municipio e associazioni di categoria al tavolo del marmo. Il city manager è intervenuto infatti in commissione proprio per un aggiornamento sulla riunione di venerdì, quella in cui l’amministrazione carrarese ha annunciato le tariffe che intende imporre ai materiali ornamentali scavati al monte. Secondo la proposta di piazza due giugno, nella prima fascia, quella meno pregiata,  rientreranno 12 cave che dovranno pagare un canone di 6 euro a tonnellata, a fronte dei 4,60 attuali; quelle della seconda fascia, 48 cave, pagheranno 9,50 a tonnellata, dagli attuali 7,80; quelle della terza fascia, 13 cave, avranno un canone di 13,50 euro a tonnellata mentre quelle della quarta fascia, 7 cave dalla produzione di altissimo pregio, dovranno pagare una tariffa di 37,50 euro a tonnellata, contro i 13 50 attuali. Una proposta, ha ricordato Marco Tonelli stamani, che nasce da una schedatura dei siti estrattivi fatta dagli uffici comunali e che tiene conto non solo della qualità di marmo prodotto da una cava, ma del pregio del taglio con cui viene estratto e anche del prezzo medio con cui il materiale viene venduto. “Abbiamo superato la chiusura sulla suddivisione in quattro fasce, ora vediamo come risponderanno sulle tariffe”, ha dichiarato il City Manager, raccontando che venerdì, alla lettura delle tariffe proposte dal comune, i rappresentanti delle associazioni di categoria seduti attorno al tavolo, sono rimasti con le “facce impietrite”, senza far trapelare alcuna reazione. E in attesa di sapere, il prossimo 18 febbraio, quale sarà la risposta delle associazioni, stamani Tonelli ha annunciato che nel mese di gennaio appena concluso, la produzione dei blocchi è aumentata del 15 per cento, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, confermando un trend positivo che prosegue dal 2009: un segnale positivo per l’amministrazione e il suo bilancio, anche e soprattutto se le nuove tariffe saranno confermate.