Al suo arrivo a Massa Carrara in veste di Questore si parlò subito del “metodo Lanzellotto”, sperimentato contro la prostituzione. Ebbene, i dati dell’ultimo report sulla criminalità, dimostrano che il metodo funziona davvero. I reati che riguardano lo sfruttamento e l’induzione della prostituzione sono diminuiti di oltre l’80%, proprio perché è diminuito il fenomeno delle lucciole sul litorale. Ecco cosa succede: le prostitute, per lo più dell’est, dunque cittadine comunitarie, possono rimanere indisturbate sul territorio italiano, secondo la legge, per soli tre mesi. Dopo questo periodo devono precisare la loro attività e dimostrare di non essere un pericolo per la comunità. Diventano soggette a provvedimenti orali e fogli di via; sono multabili grazie alle ordinanze dei sindaci di Massa, Carrara e Montignoso; gli agenti “prendono di mira” sempre i soliti soggetti, per scoraggiarle il più possibile: vengono portate in questura per controlli ogni sera, pedone denaro e clienti. Rimanere sul litorale apuano rappresenta più un danno che non un profitto, alla fine sono costrette a spostarsi. La procedura è lunga e complicata ma funziona. Con questo sistema ne sono state multate oltre 280 solo nell’ultimo semestre del 2010; 6 giovani romene, le più assidue, erano state allontanate dalla provincia ma hanno fatto ricorso al giudice perdendolo e rischiando adesso di essere rimandate alla frontiera.