Si chiama Safa, ha tre mesi, pesa 4 Kg, e ha due occhi vispi e buoni. Due occhi curiosi del mondo, dentro il quale crescerà grazie ad un’operazione pionieristica che ha quasi del miracoloso. Merito del dott. Bruno Murzi, responsabile della cardiochirurgia e della sua equipe che hanno portato avanti un’operazione che non è riportata neppure in letteratura, almeno in neonati di tre mesi e in assistenza meccanica. Si è trattato dell’asportazione di un trombo all’interno del ventricolo sinistro in una neonata di tre mesi. Dieci ore di intervento alla presenza di cardiochirughi, cardiologi, anestesisti, perfusionisti e infermieri. Un risultato d’equipe che premia il lavoro di persone che fanno di questo mestiere una missione di vita e che hanno nelle mani un dono speciale. Non è stata l’unica operazione che la piccola ha subìto: arrivata all’Opa a 4 giorni di vita la neonata è stata prima operata d’urgenza per una malattia delle vene polmonari, un’operazione che ha una mortalità pari al 90% dei casi. Solo in seguito le è stato diagnosticato un trombo all’interno del ventricolo sinistro e i medici hanno dovuto operare senza poter fermare il cuore come si fa nei pazienti adulti.

In conferenza stampa oltre a Murzi e all’anestesista Del Sarto, erano presenti i genitori di Safa. Da dieci anni in Italia, vivono ad Arezzo, dove la bimba è nata, il padre è orafo saldatore e con la moglie hanno pregato, sperato nei tre mesi di degenza della piccola che oggi viene dimessa.

La piccola oggi sta bene, si alimenta da sola e presenta una buona attività cardiaca. Ecco un bell’esempio di eccellenza del territorio apuano.