Non brilla per virtù Massa, che si piazza al ventesimo posto nella classifica dei comuni più indebitati d’Italia. La notizia è uscita qualche giorno fa sulle pagine del Sole 24 ore ed è comparsa in cronaca locale sulle pagine di Carrara, seconda città più indebitata dopo Torino. Chissà cosa si inventerà l’assessore al Bilancio e alle finanze del Comune di Massa, Alessandro Volpi, per giustificare la pessima posizione del comune massese nella classifica. La domanda la solleva il pd che fa due calcoli: ogni cittadino massese ha un debito di oltre 1.600 euro; mentre quello sulle entrate correnti si attesta sul 151,2% il che significa che ad ogni euro di entrata ne corrisponde 1,52 di debito. Il pd fa notare che Massaha già fissato la tassazione ai massimi consentiti, l’addizionale IRPEF è allo 0,7%, mentre i cugini di Carrara hanno una pressione pro-capite per addizionale pari allo 0,1%, senza contare– continuano i democratici – che l’amministrazione Zubbani applica una pressione fiscale inferiore a carico dei cittadini; oltre ad essere fortemente impegnata in una grande opera pubblica come la Strada dei Marmi. “Insomma, precisa il Pd,sono valse a poco i proclami di questa amministrazione che prometteva di diminuire la pressione fiscale. In realtà, non solo Massa non viene annoverata tra i comuni “virtuosi”, ma si è assistito ad aumenti e  balzelli che vanno dagli oneri di urbanizzazione alle tariffe per servizi. Insomma, tante promesse ma pochi fatti”, conclude il Pd, che parla di un modo Berlusconiano di fare politica.