E’ arrivata la notizia che tanti aspettavano: le voci si rincorrevano da tre mesi a questa parte, da quando cioè a ottobre è stato scoperto un debito nella Asl apuana pari a 60 milioni di euro. Ieri, l’ufficialità. La Azienda sanitaria ha un disavanzo da 270 milioni di euro. Lo ha reso noto l’assessore regionale Daniela Scaramuccia all’interno della IV Commissione del Consiglio regionale. “Ci tenevo a chiarire la situazione della Asl di Massa e Carrara entro la fine di quest’anno. Il 2011 sarà l’anno del ritorno alla normalità», ha detto l’assessore. Il “buco” della Azienda sanitaria ha raggiunto i 270 milioni di euro: 225 al 31 dicembre 2009, con uno strascico di altri 45 milioni nel 2010. «E’ stata rilevata – ha detto l’assessore Scaramuccia – un’artificiosità di manovre di occultamento, che ha richiesto mesi di intenso lavoro da parte degli esperti per venirne a capo e districare la matassa». Il commissario straordinario Maria Teresa De Lauretis non ha ancora finito il suo lavoro. Per questo – ha annunciato l’assessore Scaramuccia – il suo mandato verrà prorogato per consentirle di concludere le operazioni di chiusura del bilancio 2009. Per legge, il periodo di commissariamento scadrà comunque l’11 febbraio 2011. Entro quella data dovrà essere nominato il nuovo direttore generale. Le prime reazioni sull’argomento sono di Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale della Lega Nord Toscana: “dalle verifiche emerge che l’Asl 1 di Massa ha un numero di dipendenti, rispetto alle altre Asl, sproporzionato. Infatti, ci sono 400 amministrativi su circa 2800 dipendenti. Lazzeri fa poi notare che in questi giorni il commissario De Lauretis ha proposto ai fornitori delle transazioni. Questo non è giusto, scrive, o si teme che le forniture non siano corrette, ma allora ci deve essere detto, oppure si vuole soltanto risparmiare. In quest’ultimo caso, però, facciamo pagare alle aziende i costi di una gestione non corretta dell’Asl 1 di Massa».