Il bilancio di previsione del comune di massa per il 2011 è stato approvato poco prima di natale. Ma sarà una manovra lacrimosa. Intanto arrivano, come già preannunciato, meno soldi dallo stato, che taglia come una mannaia, concedendo per il 2011 16,6 milioni di euro. L’anno scorso erano stati 18,4. la possibilità di azione da parte degli enti locali rimane su Tarsu e tariffe. Che verosimilmente dovranno essere aumentate. Non la tarsu, dice volpi e non le tariffe che riguardano le famiglie. Asili nido, mense scolastiche, trasporto scolastico non verranno toccati e così pure la tarsu rimarrà invariata. I diritti di segreteria renderanno 40 mila euro, dagli oneri di urbanizzazione il comune ricaverà 200 mila euro in più e dal canone marmi 220 mila euro. Il gettito fiscale del comune rimarrà sui 38,8 milioni di euro. Nessuna stangata, dunque, per i cittadini, anche se da qualche parte il risparmio si dovrà pur sentire. Decisi a non tagliare su sociale e istruzione adesso l’assessore dovrà spiegare quali altri settori subiranno tagli e dunque peggioramenti. Opere pubbliche e cultura, ad esempio, finiranno quasi certamente nel mirino dei tagli e ancora si dovrà sciogliere il nodo dei lavori del piuss per capire se il comune ha ancora quel 40% del valore totale delle opere che spettava a lui per il loro completamento.