Stanno gelando i lavoratori della Eaton, o meglio gli ex lavoratori della Eaton, licenziati dal 15 dicembre, rinchiusi in fabbrica in sciopero della fame e, in parte, dentro le tende in presidio nel piazzale.
E’ questa la situazione alla Eaton: l’ambulanza della Croce Bianca assicura assistenza medica, qualora ce ne fosse bisogno e i volontari distribuiscono bevande calde ai lavoratori. Ne approfittano anche le decine di cittadini e politici che vengono a far visita agli operai: una vicinanza mai vista prima d’ora, per non lasciarli mai soli e portare un po’ di solidarietà e calore umano, visto l’inclemenza del tempo in questi giorni di dicembre. I sindacati, intanto, stanno iniziando le pratiche per la mobilità, che poi verranno consegnate, tutte insieme, all’ufficio di collocamento. Una delle prime visite è stata quella del sindaco di Montignoso Federico Binaglia:
C’è anche una delegazione del Pd, Solidarietà dal coordinamento provinciale dell’Idv, con Galeano Fruzzetti che ha tenuto compagnia a i lavoratori per tutta la mattina e parte del pomeriggio; è tornato davanti ai cancelli anche il consigliere del PdL Corrado Amorese, in queste ore filo diretto con il sottosegretario Saglia. Michele Folloni, Rsu Eaton proprio nel primo giorno di digiuno è riuscito a parlare, grazie ad Amorese, direttamente con Saglia:
Entrando nel terzo giorno di digiuno il comune di Massa, attraverso il suo assessore ai servizi sociali Gabriella Gabrielli, ha disposto una visita medica ogni sera, per controllare il livello di glicemia e la pressione sanguigna. Anche un gruppo di forze dell’ordine, per motivi di sicurezza e precauzione, piantona 24 ore al giorno la Eaton, che non è mai stata, dunque, così affollata come in queste ore. Gli operai si aspettano molto dal documento che uscirà venerdì sera dal consiglio comunale di Massa, con il quale il comune si dovrebbe impegnare ufficialmente nell’acquisto dell’area Eaton. Il Ministero dal canto suo ha programmato un incontro lunedì 20 dicembre, al quale spera partecipi anche l’azienda, ben disposta a rivedere alcune posizioni fino ad oggi fin troppo rigide.
