Massa ai tempi della crisi. La fotografia, poco confortante del territorio, arriva dal segretario provinciale della Cisl Andrea Figaia che analizza le vertenze lavorative ed occupazionali e traccia un breve bilancio di fine anno. Sul capitolo Eaton, lo sciopero della fame e le continue proteste indicano una situazione senza sbocchi nè prospettive, dichiara Figaia, secondo il quale invece è interessante la proposta di condizionare burocraticamente l’area attraverso un Piano di investimenti produttivi. Per quanto riguarda il cantiere navale, Figaia dice: se è vero che la navalmeccanica è strategica e regalarla ad altri paesi sarebbe sbagliato è anche vero che la produzione deve avvenire su criteri di economicità altrimenti Invitalia non potrà più finanziare ogni volta il deficit prodotto. E sulla ASL, il sindacalista aggiunge: un’Azienda che garantisce lavoro a 5000 persone nella nostra Provincia rimane di il riferimento principale del mondo dell’occupazione apuana. “Come sindacato siamo disponibili ad un confronto sui servizi. Vogliamo capire quale sanità avremo sul territorio, che rapporto ci sarà con i centri di area vasta di Pisa e quale sarà il futuro del nuovo ospedale, come sarà riorganizzata la sanità lunigianese e di costa. E anche su ATN (ex CAT) Figaia ha qualcosa da dire: l’azienda di trasporti è ferma, stanca, con poca innovazione: se il futuro è regionale, occorre contrattare la specificità di Massa Carrara, ma escludere licenziamenti, trenta ne sarebbero previsti. Lo specchio del territorio, secondo Figaia, è rappresentato dal Cermec e dal buco di bilancio: la colpa non è mai di nessuno ma il debito c’è sempre e se lo accollano i cittadini. Per quanto riguarda la Lunigiana, si aspettano soluzioni per gli operai della ditta Costa e dell’azienda cima di Aulla. Insomma, conclude Figaia: crisi industriali, licenziamenti, sbadataggine istituzionale ecco quel che passa il convento per questo Natale.