Il settore trasporti è in affanno: i tagli della manovra nazionale rischiano di mettere in crisi non solo il servizio, vitale per lavoratori, pendolari e cittadini, ma anche l’occupazione. Se ne è parlato nel corso di un incontro tra le province toscane e la commissione mobilità e infrastrutture del consiglio regionale, per un confronto sulla situazione del trasporto locale. Le amministrazioni sono state chiamate ad un senso di responsabilità di fronte ad un momento difficile, e si sono dette preoccupate per gli effetti dei tagli sul trasporto pubblico e per le ricadute sull’occupazione e le politiche ambientali. Oltre certi limiti i tagli non saranno gestibili, e la Province chiedono alla Regione di essere coinvolte, non solo in questa difficile fase di passaggio ma anche nella riforma complessiva del settore”. Da parte della commissione, quindi, “la piena disponibilità ad ascoltare e farsi portavoce delle esigenze del territorio, per promuovere un confronto costante verso il riassetto dell’intero sistema”. L’impegno della Regione è quello di riuscire ad attenuare l’impatto dei tagli, limitando la riduzione delle risorse al 10% (invece del 50%), ma nei prossimi anni si prospetterà la necessità di una gara e un soggetto unico per l’intero territorio regionale. Particolare, rispetto alle altre, la situazione della provincia di Massa Carrara, come spiegato dall’assessore Sara Vatteroni: “Siamo gli unici a non avere il contratto in scadenza, visto che il nostro durerà fino al 2013, il che, se da un lato sembra creare meno problemi dall’altro ne pone altri – ha detto – perché dobbiamo rispettare certe condizioni e perché non vorremmo essere penalizzati in vista del passaggio al bacino unico”.