Il Governo fa dietro front e con la bozza di decreto di riforma degli incentivi alle imprese decide di trasformare le Zone Franche Urbane in Zone a Burocrazia Zero. Tradotto: Non più sconti su Ici, Irap e contributi da pagare ai dipendenti, ma aiuti concessi dai sindaci a nuove iniziative produttive. Vero è che il decreto deve ancora entrare in vigore, e che per farlo dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri, poi esser vagliato dalla Conferenza Stato-Regioni, senza contare una nuova approvazione da parte dell’Unione Europea. In ogni caso quindi ancora molto, moltissimo tempo dovrà passare soltanto per riuscire a capire quali siano le intenzioni di Roma per far fronte alle problematiche di quelle aree definite ad alto disagio sociale ed economico. Ma per la provincia di Massa-Carrara c’è di più, una vera e propria doccia fredda: delle 22 aree depresse individuate a suo tempo quali ZFU, soltanto 18 rientreranno, dopo l’approvazione del decreto, nelle nuove ZBZ. A saltare saranno infatti le uniche 4 zone site nelle regioni del Centro-Nord: Sora, Velletri, Ventimiglia e, naturalmente, Massa-Carrara. E intanto sembra si possa temere anche per il destino del discusso progetto porto, se Zubbani a Chiara Bussi de Il Sole 24 Ore, parlando di euforia gelata da una doccia fredda dichiara: “Volevamo ripartire creando un polo nautico, con una doppia valenza, commerciale e turistica”.