Clima sempre più teso alla Asl apuana. Sembra ammontare la cifra del maxi debito dell’azienda, lievitata pare – ma non è ancora ufficiale – a 240 milioni di euro. E l’ammanco si fa sentire: non ci sono i soldi per pagare i fornitori, le cooperative, ed è a rischio la tredicesima dei dipendenti anffass e aias. Oltre ai problemi di carattere economico, sembra spuntare adesso un altro disservizio, quello delle infinite liste d’attesa. La tematica delle liste di attesa costituisce una delle problematiche maggiormente sentite dal cittadino utente e dalle aziende sanitarie con ricadute in termini di “immagine” e del servizio erogato. Ad occuparsi della questione è il consigliere del Pdl, Stefano benedetti, che in questi giorni l’ha sottoposta all’attenzione degli organi competenti e del consigliere regionale Jacopo Ferri. “Per quanto riguarda la chiusura del servizio sanitario per l’abbattimento dei tempi delle liste di attesa, spiega, a seguito della circolare che l’ azienda ha diffuso in questi giorni, saranno disdetti tutti gli appuntamenti degli ambulatori – 300 solo per la cardiologia – che saranno inseriti nelle normali liste di attesa, che a questo punto diventeranno interminabili”. Se oggi, continua il consigliere azzurro, per effettuare una visita cardiologica ci vogliono 20-25 giorni, dal gennaio 2011, dopo la soppressione del servizio aggiuntivo, diventeranno 40-50 giorni. La Regione deve intercettare quindi le risorse necessarie per mantenere aperti gli ambulatori per l’abbattimento delle liste di attesa.