Una risposta elusiva: così Legambiente carrara definisce la replica che la polizia municipale ha dato alla richiesta della stessa associazione di incrementare i controlli sul rispetto dell’ordinanza anti-polveri da parte dei camion del marmo e delle cave. In questi giorni il comando dei vigili urbani ha risposto, divulgando i dati del monitoraggio e le relative sanzioni: nel 2009 sono state comminate 85 sanzioni, relative per lo più alla copertura dei camion, allo sgocciolamento dei fanghi e alla pulizia delle vie di arroccamento, mentre nei primi 9 mesi del 2010 sono state effettuate circa 15 multe, per sgocciolamento fanghi e pulizia delle strade di arroccamento. Secondo Legambiente questi accertamenti sono “un’inezia rispetto alle oltre 100.000 violazioni che chiunque può constatare ad occhio nudo”: la cifra snocciolata da legambiente è una stima prudenziale, che calcola 300-400 violazioni il giorno, per 200 giorni l’anno. Le informazioni divulgate dal comando carrarese, inoltre, non premetterebbero – secondo gli ambientalisti – di capire se i controlli hanno riguardato tutte le prescrizioni dell’ordinanza, ma l’esiguità delle sanzioni lascerebbe pensare che il monitoraggio non è stato effettuato in modo puntale su tutta la normativa.
L’elusione della nostra richiesta, prosegue Legambiente, conferma il “muro di gomma” che ci viene opposto da anni da parte sia della polizia municipale che del comune: ci auguriamo che la prossima risposta sia meno elusiva, conclude l’associazione, ma soprattutto auspichiamo che “la polizia municipale voglia decidersi ad effettuare davvero i controlli finora trascurati”.