In 500 fuori dalle classi dell’Istituto Minuto, per manifestare la loro indignazione: sono gli studenti della scuola alberghiera più rinomata d’Italia, che stamani mattina pensavano di trovare, finalmente dopo due mesi di attesa, le cucine aperte. E invece i vigili del fuoco hanno rimandato il sopralluogo di dieci giorni e i controlli ultimi, che avrebbero dovuto permettere l’avvio delle cucine dell’alberghiero, non sono avvenuti. I lucchetti alle porte delle cucine, dove gli studenti dovrebbero imparare un mestiere, la famosa “pratica” indispensabile per un istituto come il loro, li hanno fatti profondamente arrabbiare e così gli studenti avevano decido in un primo momento di occupare le scuola e di riversarsi in strada, sul viale delle Pinete per bloccare il traffico e far sentire la loro voce. Sono stati i rappresentanti di istituto e alcuni insegnanti a impedire che i ragazzi passassero dalla parte del torto e decidessero anzi per due ore di assemblea straordinaria, fuori dalle classi, nelle quali fare lezione è diventato impossibile e a tratti inutile. Erano circa 500 ammassati nel cortile: qualcuno col megafono spiegava il da farsi: stamattina una delegazione verrà ricevuta in provincia dall’Assessore ai lavori pubblici Gianluca Brizzi e mercoledì mattina la lotta studentesca si porterà in piazza con una manifestazione che partirà alle 8,30 da Piazza Garibaldi. Le cucine dell’istituto Minuto sono chiuse dal 1 settembre e la provincia aveva garantito la conclusione dei lavori, prima per la metà di ottobre, poi per quella di novembre. I vigili del fuoco, nel corso dei numerosi sopralluoghi, hanno rilevato più di cento carenze nella scuola e nel Convitto. Per quanto riguardava le cucine il problema più grosso individuato era quello dell’aerazione, ma erano stati riscontrati anche problemi relativi alla carenza di segnaletica interna, agli estintori, alle luci di sicurezza, alle vie di fuga, alle porte antincendio. Le classi terze sono quelle più danneggiate perché la pratica in cucina prevederebbe ben 18 ore alla settimana, che adesso gli alunni stanno passando in classe, con libri di teoria:
Stamani, credendo che le cucine sarebbero state riaperte nel week and e che avrebbero potuto fare lezione, alcuni docenti avevano preparato anche il menù da far eseguire ai ragazzi e avvertito per gli ordini il magazzino. La protesta degli studenti, provenienti da ogni parte di Italia, è stata coordinata da Gianmarco Borsalino e Michael Nesti del parlamento degli studenti e dai rappresentanti di classe Edoardo Della Bona, Marco Tonlorenzi e Michael Petrocchi.