Cattive notizie per i lavoratori della Eaton: durante l’incontro di ieri pomeriggio la multinazionale americana ha considerato deboli le manifestazioni di interesse presentate per la reindustrializzazione dell’area e in base alle quali avrebbe dovuto decidere anche se concedere o meno il terzo anno di ammortizzatore sociale. Nel verbale scaturito dopo l’incontro si legge che: “la Eaton ha analizzato e valutato le informazioni pervenute dalle società che hanno espresso interesse per le aree dello stabilimento (Carbon Dream e Tecno Carbon ndr), ma si tratta di informazioni generiche, per quanto interessanti. Le iniziative sono ancora in fase iniziale, non si esclude che possano diventare fattibili ma al momento non è stata fornita alcuna documentazione o alcuna offerta scritta”. Di conseguenza Eaton “non ritiene sussistano alternative alla mobilità dei dipendenti”. Così, con queste valutazioni della multinazionale americana si va a Roma il 16 novembre impugnando due proposte industriali, secondo la Eaton deboli, secondo le istituzioni locali e la regione, molto forti. Sarà il ministero a stabilire chi ha ragione. Eaton rimane abbottonata sulle sue posizioni: “L’incontro del 12 novembre rappresenta il giorno terminale della procedura stabilita in tribunale, le proposte presentate richiedono tempi lunghi per l’elaborazione finale, l’incontro a Roma non aggiungerà fatti nuovi tali da modificare la nostra valutazione e non si procederà ad ulteriori dilazioni sull’invio delle lettere di messa in mobilità”. I lavoratori sono avviliti: la Rsu annuncia una riunione in fabbrica lunedì alle 14 per fare il punto della situazione e stabilire le strategie da attuare dopo il 16 novembre.