Domani si svolgerà l’incontro in cui la proprietà farà sapere che ne pensa di Tecno Carbon e Carbon Dream e dunque che intende fare anche riguardo il terzo anno di ammortizzatore sociale per i 304 operai. La provincia ha chiesto alla Eaton che l’incontro avvenisse a Palazzo Ducale e non nella sede dell’Associazione industriali, come invece era stato stabilito dalla stessa multinazionale. Intanto è arrivata anche la convocazione ufficiale per il tavolo ministeriale del 16 novembre alle 17, dove si tornerà a fare il punto sulla vertenza. I sindacati avrebbero preferito che tutte le carte fossero scoperto in quella sede, bypassando l’incontro di oggi, ma la Eaton ha deciso di far fede al verbale di conciliazione firmato con le parti in tribunale, in cui si impegnava a dare un giudizio sulle manifestazioni di interesse presentate entro il 12 novembre. Eaton ha incontrato privatamente e segretamente nei due giorni passati sia Carbon Dream che Tecno Carbon le due società interessate all’affare. la Eaton potrebbe dire che non trova consoni, né affidabili nessuno dei due progetti presentatigli e che, dunque, non tratterà sulle aree, non farà sconti, non venderà e non troverà motivazioni per tenere in vita ancora un anno i suoi ex operai. Con queste prospettive si andrebbe a Roma, pochi giorno dopo, completamente scoperti e senza grandi speranze di ricavare qualcosa di buono dal Ministero dello sviluppo economico. Eaton potrebbe d’altra parte dire che Carbon Dream è l’unico soggetto secondo lei concretamente valido e capace di riavviare la reindustrializzazione della zona, fatto che sarebbe positivo da una parte ma negativo dall’altra perchè quel progetto industriale vale poco meno di 10 milioni di euro, troppo pochi per accendere l’accordo di programma nazionale, che prevederebbe incentivi da accoppiare ad un piano industriale che però valga almeno 40 milioni di euro. L’unica vera buona notizia, a questo punto, potrebbe essere che Eaton appoggi Tecno Carbon, società, per il momento, molto quotata e con un progetto industriale che tocca i 70 milioni di euro