Sembra che il maltempo ce lo stiamo lasciando alle spalle: la situazione sta migliorando e l’allerta meteo cesserà proprio questa notte. Da inizio settimana ad oggi, sono caduti 96 mm di pioggia, sempre meno dei 180 che caddero nei giorni delle frane. Intanto sono saliti a 195 gli sfollati in provincia, circa 50 famiglie. E dopo la montagna oggi preoccupa il mare: si contano i danni per la mareggiata che ha devastato il litorale e ha colpito in particolare due bagni a Ronchi, il Palmo e l’Europa, portandosi via anche le scogliere realizzate dopo la piena di Natale. Esondati fiumi e canali, a Ronchi è il Poveromo, e allagamenti diffusi da Partaccia al Cinquale. E se un territorio, come quello del Veneto, riceverà dal governo 300 milioni di euro, la provincia apuana rischia di rimanere a bocca asciutta. Lo ha annunciato il Presidente Enrico Rossi che, se da una parte si dice contento dello stanziamento per le popolazioni venete, dall’altra fa notare che anche il territorio apuano è in difficoltà. Almeno per il momento, infatti, non ci sono stanziamenti in vista. Rossi promette battaglia e ricorda come in seguito all’alluvione del Natale 2009, la Regione abbia stanziato 67 milioni di euro, contro i 66 promessi dal Governo, di cui ne sono arrivati soltanto 14. E nel rimpallo delle colpe in merito agli eventi degli ultimi giorni, interviene Lega Nord di Massa Carrara che parla di milioni di euro disponibili per interventi sul territorio e mai spesi. Il partito del carroccio spiega che, sul territorio toscano, attraverso gli accordi di programma sottoscritti tra Stato e Regione dal ‘99 al 2007, sono stati riversati oltre 500 milioni di euro, per realizzare 312 interventi per la difesa del suolo e per la tutela delle risorse idriche, che avrebbero dovuto sensibilmente diminuire i rischi di frane, allagamenti e smottamenti. Sembra però che a distanza di più di 10 anni dal primo accordo solo un quinto degli interventi sia stato completato. Secondo la lega, dunque, la colpa non è né della pioggia né del Governo, ma è di quelle amministrazioni che non hanno speso i denari a disposizione. Infine, conclude, non rientrano negli accordi di programma le zone oggetto dell’ultimo disastro, e questo nonostante le numerose segnalazioni portate avanti negli anni dai cittadini. Quando si dice, l’importanza della prevenzione