Oggi pomeriggio, durante un incontro tenuto nascosto, a porte chiuse e tra tecnici, la Eaton ha incontrato in comune a Massa la prima delle due aziende interessate all’acquisto delle aree, pare la Carbon Dream e domani pomeriggio la multinazionale americana incontrerà anche la Tecno Carbon. Due incontri per discutere delle manifestazioni di interesse presentate il 5 novembre davanti anche alle istituzioni e ai sindacati e per capire se si tratta di proposte serie e fattibili. Come siano andati gli incontri non è dato di saperlo, ma certamente la Eaton avrà “fatto le pulci” ai progetti presentati, per capire se realmente potessero avviare la reindustrializzazione della zona. La Eaton aveva parlato chiaro: gli imprenditori dovranno dimostrare che sono realmente interessati ad impiantarsi nell’area industriale massese e solo se ne convinceranno la proprietà si potrà discutere insieme sia del prezzo delle aree che del futuro degli operai. Entro il 12 novembre, stando a quanto firmato dalle parti in Tribunale nel verbale di conciliazione, la Eaton dovrebbe dare il suo responso. Infatti ieri mattina Fim, Fiom e Uilm hanno ricevuto una convocazione per venerdì 12 novembre all’Associazione industriali, verosimilmente l’incontro in cui Eaton dirà la sua su Carbon Dream, Tecno Carbon e magari anche sulla cordata francese, di cui nessuno, se non lei, conosce gli estremi della proposta. A questo incontro non sono state invitate le istituzioni locali, né tanto meno la Rsu dei lavoratori, che però sono stati chiamati il 16 novembre a Roma per l’ennesimo tavolo al ministero dello sviluppo economico. In vista dell’incontro romano, a qualcuno pare sia venuto in mente di “saltare” l’appuntamento all’associazione industriali, per riportare l’attenzione sui livelli istituzionali e bypassare l’incontro all’associazione industriali, che forse come sede sta un po’ stretta ai sindacati. Ma di questo, Fiom, Fim e Uilm stanno ancora discutendo: