Il caso asl 1 non vede soluzioni a breve termine. L’ex direttore generale antonio delvino si dichiara completamente estraneo ai fatti, ribadendo che i 60 milioni di euro oggi incriminati, erano presenti anche nel bilancio 2008 approvato dalla regione senza problemi, dice delvino, e certificato. Intanto la regione attraverso il suo presidente enrico rossi ha confermato le denunceper i vertici dell’azienda, i revisori dei conti, e la dirigente che firmò per approvare il bilancio. Completamente estraneo ai fatti e per questo deciso a chiedere il reintegro del suo ruolo che se non gli verrà concesso lo porterà dritto in tribunale: farò causa alla regione dice delvino chiedendo di tornare a lavoro. poi la sua versione dei fatti: i 60 milioni sono crediti che la asl 1 vantava nei confronti della regione relativi al fondo stralcio creato quando ci fu la fusione tra asl apuana e lunigiana nel 1996. intanto la procura lavora sul falso in bilancio, l’ipotesi più accreditata nell’inchiesta sul maxi debito. L’ipotesi di reato emergerebbe sopratutto dal fascicolo dettagliato che la regione ha presentato in procura qualche settimana per mano del governatore rossi. Non è escluso che fra conti, lettere e buchi milionari non saltino fuori nuove ipotesi di reato.