Interventi dell’Assessore Regionale alla Protezione Civile Simoncini e del Sindaco di Massa Roberto Pucci
Alle 6 del pomeriggio è arrivato a 31 il numero di famiglie evacuate in provincia di Massa Carrara, 64 persone solo nel comune di Massa che alloggiano o nelle strutture convenzionate o presso parenti. 4 le case in cui è impossibile entrare in via Montalbano a Mirteto, imprecisato il numero di famiglie fatte sfollare a Lavacchio, ma si tratta di circa 10 persone, altre 23 in via dell’Uva dove è caduta una frana giorni fa, 1 famiglia a Bergiola e ancora 5 famiglie evacuate per sicurezza a Carrara nella zona del Carrione ed 1 ad Aulla. Oltre 250 le persone isolate a causa dello smottamento sulla provinciale di Bergiola, in località Lavacchio: la strada è stata transennata e solo i vicini residenti possono passare. Restano bloccate 53 persone a Bargana, 102 a Bergiola ed altre 110 alla comunità terapeutica in Brugiana. Impossibile, in questo momento, stabilire quante frane siano avvenute sui monti apuani, ma se ne stimano alcune decine. La situazione, ha spiegato la responsabile regionale della Protezione civile, Maria Sargentini, sarà più chiara tra qualche giorno.
La sala operativa si aggiornerà nuovamente domani mattina, intanto durante la notte pattuglie di polizia e carabinieri vigileranno nelle zone evacuate per evitare episodi di sciacallaggio. Due squadre di tecnici monitoreranno il versante sopra Lavacchio e fino a mezzanotte saranno in funzione idrovore al Fescione. Poi ripartiranno domani mattina su altri corsi d’acqua. Da ieri sera stanno lavorando senza sosta 130 volontari di cui 50 del comitato regionale arrivati dalle province di Pisa, Firenze, Pistoia e Lucca e dei gruppi Anpass, Croce Rossa, Misericordia e VAB.
Non si parla ancora di stanziamenti per far fronte alle somme urgenze, ora come ora, ha specificato Pucci, la priorità è l’intervento, ma ha preannunciato la richiesta dello stato di calamità.