Lo scorso 19 ottobre si è tenuto un incontro volto a chiarire i presupposti ed i criteri che avrebbero condotto l’Asl alla notifica delle molteplici cartelle di pagamento per i ticket del pronto soccorso. L’azienda sanitaria avrebbe così provveduto a stornare dall’elenco dei debitori un primo gruppo di nominativi, dopo aver verificato che, effettivamente, avrebbero avuto diritto all’esenzione. Non sarebbe questa però, per Vinchesi e Castro, che una prima vittoria, poiché, in una comunicazione inviata ieri all’Asl provinciale sottolineano nuovamente come non dovrebbero essere i destinatari delle cartelle a documentare la sussistenza dei presupposti per fruire del diritto all’esenzione, ma effettuare tali controlli sarebbe dovuto spettare preventivamente alla stessa Azienda Sanitaria. A maggior ragione, secondo i promotori dell’azione, si dovrebbe provvedere subito ad annullare tutte le cartelle e a restituire le somme non dovute erroneamente pagate dai cittadini, il tutto in attesa che l’Asl verifichi la posizione di tutti gli utenti. “Se ciò non avverrà”, precisano Vinchesi Castro, “si darà corso alle dovute azioni legali di accertamento, di condanna, recuperatorie e risarcitorie”. Della vicenda verrà comunque interessata la Procura della Repubblica, poiché sarebbe in preparazione un dettagliato esposto volto a far luce sulla questione, anche in considerazione delle richieste di pagamento di 8 euro per cartella, che, concludono: “non trovano alcuna logica giustificazione e sono rese ancor più preoccupanti a causa del registrato stato di insolvenza dell’azienda sanitaria”.