Dopo il progetto di sostituire per il periodo della Biennale il suo monumento in piazza Accademia con una scultura di Cattelan raffigurante Craxi e le querelle che infiammarono la città, la figura del patriota ligure rischierebbe di venire nuovamente snobbata dalle istituzioni cittadine. A preoccuparsene è il coordinatore regionale dei giovani repubblicani Chiappuella, dopo esser venuto a conoscenza del programma dell’iniziativa promossa dall’assessorato alla cultura, e prevista per domani pomeriggio al ridotto Animosi, per anticipare le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Quello annunciato è un percorso illustrato dei monumenti di Carrara, nel quale sarebbe stato escluso quello dedicato a Giuseppe Mazzini. Dall’Assessorato si ricorderebbero i monumenti a Maria Beatrice d’Este, Giuseppe Garibaldi, Pellegrino Rossi, Giuseppe Verdi, Antonio Fratti ed Angelo Pelliccia, sottolineando che si tratta di opere “la cui committenza ed esecuzione si traducono in raffigurazioni e simboli che nascono da aspirazioni politiche e sociali di un intero Paese”. Decisione assurda secondo Chiappuella, per il quale dimenticando Mazzini si sarebbero dimenticati anche gli ideali di libertà che questi rappresenta, includendo paradossalmente quello dedicato ad un’esponente della Restaurazione come la sovrana Maria Beatrice d’Este. Doppio torto poi si farebbe in quanto lo scultore carrarese Alessandro Biggi, autore della statua in questione, non solo fu uomo di dichiarata fede repubblicana ed abile scultore, ma anche sindaco di Carrara dal 1899 al 1903. A questo proposito Chiappuella sottolinea: “È curioso che uno tra i primi monumenti a Mazzini sia stato realizzato da un futuro primo cittadino carrarese e che poco più di cento anni dopo un suo successore abbia voluto sostenere l’insensata proposta di rimuoverlo e che l’opera rischi adesso di essere anche trascurata dalle celebrazioni che dovrebbero commemorare i 150 anni dall’Unità italiana”.