Va sottolineato che i detenuti dedicano a questa iniziativa uno dei loro pochi giorni di permesso a disposizione, che altrimenti avrebbero trascorso in famiglia o, comunque, in libertà. L’esperienza, è vissuta come un’importante occasione per far recuperare ai reclusi il senso della loro “cittadinanza sociale”, intesa come diritto di “contare” e dovere di “partecipare”. Questa volta l’obiettivo era pulire l’antica peschiera romana di Sorgnano e i giardini della scuola del paese. “Queste sono proprio occasioni di contaminazione in senso positivo, tra il dentro e il fuori”, afferma l’educatore Gino Paolini, “che aiutano a convincere la cittadinanza dell’importanza del recupero di chi, scontata la propria pena, si troverà a doversi reinserire nella società e, per il bene di tutti, dovrà farlo nel migliore dei modi possibili”. E la felicità, nonostante il duro lavoro compiuto, è evidente sul volto dei detenuti.Giornata positiva poi anche a detta di Federica Ghelardini, socia di Legambiente ed organizzatrice dell’evento. “Abbiamo fatto un buon lavoro tutti insieme e un ringraziamento speciale va anche ai volontari della VAB ed al personale AMIA che ha collaborato con noi. Un unico rimpianto? Quello dell’assenza quasi totale degli abitanti del paese e, purtroppo, devo ammettere che un tale disinteresse si ripete ogni anno”.