Si è sentito prevaricato Fabio Basile, presidente per la provincia dell’Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti e, insieme a Brunella Pediani, ha deciso di dissociarsi dagli altri organizzatori del Bar Camp di giugno così come dai temi portati all’attenzione dell’Amministrazione tramite la partecipazione a commissioni consiliari di associazioni come l’Afaph e La Conca, nonché dai risultati esposti durante la recente  conferenza stampa. Basile ritiene che prioritaria non sia né l’entrata in vigore del contrassegno europeo sulle auto dei disabili, né il problema dei parcheggi, bensì i cinque punti portati all’attenzione dell’Amministrazione in seguito alla manifestazione svoltasi a Carrara nel 3 dicembre scorso. Intervento ai semafori con installazione di segnale sonoro e guida tattile, rimozione dei pali sui marciapiedi, installazione di ascensore o scivolo e guida tattile alla stazione di Avenza, sintesi vocale negli autobus e alle fermate, infine, più genericamente, interventi, non si specifica di quale natura, all’interno di edifici e scuole. “Ci dissociamo da Angela Ricci e Daniele Carmassi”, afferma Basile, dichiarando di non temere nel fare nomi e aggiungendo però di non voler fare una sterile polemica. Il punto comunque, che appare evidente, riguarda un maggior interesse a risolvere i problemi dei non vedenti, rispetto ad altre forme di disabilità, nonché la rivendicazione di una visibilità che le due associazioni denunciano esser stata loro tolta. Tutto sarebbe partito dalla loro manifestazione, allora, “malgrado qualcuno”, sottolinea Basile, senza far mistero che il riferimento è volto espressamente a Carmassi, “l’abbia irrisa a suo tempo”. D’ora in poi quindi le due associazioni, Anpvi e Senza Barriere, lavoreranno da sole, chiedendo, indipendentemente dalle altre, un tavolo ed uno sportello ad hoc al Comune di Carrara.