Una svolta nella vicenda Fincantieri è arrivata questa mattina a Roma in un incontro tra sindacati e azienda in cui il gruppo pubblico ha smentito il piano industriale anticipato la settimana scorsa su alcuni quotidiani nazionali. La soluzione del difficile momento economico può solo arrivare da commesse pubbliche che i vari ministeri hanno attualmente bloccate ma che l’accordo sottoscritto il dicembre scorso al ministero dello sviluppo economico tra Fincantieri e l’allora ministro Scajola aveva liberato. Ovvero maxicommesse per pattugliatori della Guardia Costiera, una nave multiruolo per la protezione civile, una nave di supporto logistico per la marina militare e l’idea di “carceri galleggianti” oltre a tutta una serie di commissioni private nel settore delle navi da crociera e traghetti. Dunque per adesso nessun esubero né chiusura di cantieri ma una realtà difficile da affrontare con sforzi economici e industriali. Un mezzo sorriso per NCA che venerdì potrà andare a Roma chiedendo di essere inserita all’interno di commesse pubbliche ma allo stesso tempo la vertenza resta aperta con poche soluzioni prospettate al momento se anche un gruppo come Fincantieri ha grosse difficoltà a trovare commesse internazionali.