L’assessore alle Politiche della Scuola del comune di Massa Carmen Menchini risponde alle accuse lanciate velatamente ieri dal consigliere Carmassi , anche presidente dell’Afaph, sui presunti tagli agli operatori socio educativi, chiamati a supplire in molti casi la carenza di insegnanti di sostegno nelle scuole. “Per quanto riguarda i tagli agli insegnanti di sostegno e in generale all’istruzione, non posso che unirmi alla giusta protesta delle famiglie a cui sono negati diritti fondamentali- dichiara la Menchini- ; trovo tuttavia che scaricare la colpa sull’istituzione più vicina sia tanto facile quanto pretestuoso. Mi stupisce molto la presa di posizione di un consigliere di maggioranza perché le sue affermazioni sono del tutto prive di fondamento. E’ bene ricordare che il Comune di Massa investe circa 300.000€ per il pagamento degli Ose attraverso l’assessorato alle politiche sociali, a cui è attribuito questo servizio. Non esistono altre risorse utilizzabili per gli Ose, che, giova ricordarlo, per quanto riguarda il comune di Massa sono di pertinenza del sociale. Le presunte risorse dell’istruzione a cui fa riferimento il consigliere, infatti, sono “inammissibili” per il pagamento degli Ose, come ha chiarito senza ombra di dubbio con esplicita lettera la Regione Toscana. Né possono essere trasferiti fondi comunali alla Provincia. Dunque si spingerebbe per un illecito amministrativo”. L’assessore specifica anche che “da quanto ricopro la carica di assessore all’istruzione, le risorse a favore dei progetti didattici che coinvolgono diversamente abili sono quintuplicate, passando da 9000 a 45.000 euro e precisamente a questo sono servite le risorse Pia come da finalità specifiche”.