Non vuole fare polemiche con il suo assessore Carmen Menchini, ma Daniele Carmassi, in veste di Presidente Afaph, è avvelenato e il problema purtroppo riguarda non soltanto i tagli del Governo, ma anche quelli del comune di Massa. Si parla innanzitutto della mancanza degli insegnanti di sostegno, che a fronte di un aumento degli studenti disabili sono invece stati diminuiti dal Ministero della Pubblica Istruzione: in Toscana l’anno scorso per 9309 alunni disabili c’erano 4710 docenti di sostegno, oggi per 9892 alunni ci sono 4690 insegnanti, 20 in meno. I conti non tornano e le amministrazioni devono farsi carico da sole del problema: suppliscono con gli Ose, operatori socio educativi che dovrebbero essere pagati dagli uffici di pubblica istruzione provinciali. Fino al 2007 anche il comune di Massa contribuiva a questa pratica, investendo negli Ose il 20% di un budget, che invece dal 2008 viene completamente negato. Così il territorio si trova senza docenti di sostegno e senza Ose. Carmassi annuncia la nascita di un comitato di famiglie decise a intraprendere una causa comune contro il mancato rispetto di una sentenza della corte costituzionale, nella quale si dichiara che non può esistere il tetto per gli insegnanti di sostegno e che la regione deve garantire le deroghe per i casi gravi. In pratica la sentenza sostiene che il numero di insegnanti non possa essere deciso a tavolino ma in base alle esigenze di ogni territorio e che i casi più gravi devono essere coperti dalle regioni. Un ricorso comune al Tar, che costa oltre 3000 euro ci dice Carmassi e che il comitato affronterà con un unico legale e il supporto delle istituzioni