Potrebbe aprirsi un’altra vertenza sul territorio provinciale: stavolta tocca a Fermet, una delle aziende massesi più in salute e più attive, almeno fino ad oggi, quando si prefigurano tempi bui per i 60 operai di alberto ricciardi. È lo stesso imprenditore che ha voluto fare il punto della situazione assieme all’amministratore di cantiere Stefano Bertanelli e al responsabile amministrativo Massimo Cervelli davanti ai suoi lavoratori.
ll caso, lo ricorderete tutti, è quello della sede di Fermet, costretta a lasciare via del casellotto di sopra, perchè lì verrà costruito un sottopasso delle ferrovie dello stato. Così tempo fa il comune di Massa informa Fermet che dovrà lasciare la zona e l’azienda, che si occupa di demolizioni e smaltimento materiali, si mette in cerca di un altro posto in cui traslocare. Ricciardi compra l’area ex Italcementi, tutti i suoi 110 mila metri quadri, anche se a Fermet ne sarebbero serviti solo la metà; inizia i lavori per rendere una ex cementeria adatta alla sua azienda; ci dice che in lavori di ristrutturazione se così vogliamo chiamarli ha già speso 1 milione di euro. Poi si blocca tutto: le lungaggini burocratiche e l’area sin su cui insiste la ex italcementi e che dunque costringono al dialogo con il ministero dell’ambiente, rallentano i lavori e così Fermet oggi non è pronta a lasciare l’area del Casellotto. Le servirebbero altri quattro mesi per il trasferimento. Ma intanto il Comune di Massa ha inviato al 31 ottobre l’obbligo di lasciare l’area.
Ricciardi chiede un incontro con il Sindaco di Massa Roberto Pucci urgente per evitare la vertenza. Il 31 ottobre infatti saranno bloccate le licenze e ridotte le maestranze