Da oggi in poi credo che i lavoratori di Eaton e NCA debbano essere più preoccupati perchè due delle tre sigle sindacali maggiormente rappresentative, CISL e UIL, decidono di sparare sulle istituzioni e sulla CGIL. Sono parole del sindaco di massa Roberto Pucci, che risponde agli attacchi delle due sigle sindacali che nei giorni scorsi avevano polemizzato contri istituzioni e cgil, sostenendo che non si stia facendo abbastanza. Nè il sindaco di massa roberto pucci, nè il presidente della regione enrico rossi. A Rossi imputano di voler insegnare al sindacato cosa fare, invece di lavorare a buone soluzioni, e al secondo di non aver convocato le parti per discutere sul nulla prodotto da Eaton e da Sofit. In più a pucci viene imputato di tenere nascosto il piano industriale di una proposta, che viene dal Ministero per lo Sviluppo Economico, ai parlamentari e alle altre istituzioni. Ricordo ai dirigenti sindacali di CISL e UIL, dice Pucci, che all’aprirsi della crisi Eaton, parlai della assoluta necessità di mantenere uniti lavoratori e istituzioni. Solo a questa condizione avremmo potuto efficacemente combattere questa battaglia. Per tanto tempo questo è avvenuto, ma oggi non è più così. Il sindaco dichiara di non conoscere le regioni che hanno portato le due sigle sindacali a compiere questo attacco; esprime solidarietà al Presidente della Regione e dichiara di continuare il suo lavoro con lo stesso impegno, sempre in stretto contatto con i lavoratori.
E il Presidente Enrico Rossi ha discusso di eaton questo pomeriggio durante un incontro sull’economia regionale. Le crisi aziendali, ha detto Rossi, sono al primo posto nell’agenda della giunta. Poi ha passato in rassegna le vertenze regionali e su eaton ha detto: questa situazione è più problematica: per 340 lavoratori si sta esaurendo il periodo di Cassa integrazione. «E’ una vertenza cruciale – afferma il Presidente – perché inserita in un territorio particolarmente colpito, con alti livelli di disoccupazione». Nei prossimo giorni il presidente andrà a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare un concreto impegno da parte del governo. Chiederemo a Invitalia di fare la sua parte, anche in vista del potenziale ingresso di un gruppo italiano.