È ufficiale e confermato dall’Assessorato al Bilancio del comune di Massa: l’eco tassa, per un importo di 400 mila euro, dovrà essere pagata alla Regione Toscana, probabilmente entro la fine dell’anno. L’Assessore al bilancio Alessandro Volpi non conosce nel dettaglio i termini della tassa, disponibili all’ufficio ambiente, ma sa che dovrà reperire le risorse necessarie a coprire l’importo: un’operazione che dovrà essere registrata entro il 30 settembre, quando cioè il consiglio comunale voterà per la salvaguardia di bilancio. In pratica, spiega Volpi, erano soldi non previsti nel bilancio 2010 e neanche quantizzabili, visto che nel 2009 la eco tassa fu sì pagata dal comune di Massa, ma in misura molto minore. Questo farebbe presupporre che i cittadini massesi siano diventati nel corso dell’anno ancora più indigenti nei confronti della raccolta differenziata, ma secondo i dati di Carlo Paolini presidente Asmiu non è così: “ La regione- spiega- ha cambiato nuovamente le tabelle e i parametri e per questo, nonostante la nostra raccolta differenziata sia cresciuta nell’anno, non rientriamo tra i virtuosi”. Nello specifico la raccolta differenziata, secondo i dati forniti da Asmiu, sarebbe cresciuta dal 24% del 2009 al 30% nel 2010, un passo in avanti ma ancora troppo piccolo, visto che la Ragione chiede che si superi il 50%, pena il pagamento della eco tassa. Troppi rifiuti, si parla di 900 chili di spazzatura prodotti in media all’anno da ogni singolo cittadino, anche se Paolini ne dà una particolare interpretazione  e poca differenziazione: dati che ci portano ad essere i peggiori della Toscani e i maggiori produttori di immondizia in Italia. Per reperire i soldi necessari alla copertura della eco tassa il comune dovrà nuovamente “fare miracoli”: “Ci sarà bisogno di una variazione di bilancio- specifica Vopi- la seconda per l’anno 2009-10;, durante l’iter per la salvaguardia del bilancio vedremo quanto ci resta in entrata e quanto abbiamo in meno dai finanziamenti regionali. Ma questa non è l’unica grana con cui il comune dovrà fare i conti da qui fino alla fine del 2010: pare ci siano anche i tagli al sociale della Regione Toscana, un minor introito che andrà a toccare servizi essenziali e che dovrà essere coperto, anche in questo caso, dalle finanze comunali.