Come può la città che ha ospitato il genio di Michelangelo per le sue opere tra cui la Pietà dimenticare che il Marmo non serve solo per l’economia ma anche e sopratutto per l’arte. L’ultimo attacco al sistema culturale cittadino è arrivato dal direttore di Flash Art Giancarlo Politi che ha chiesto il “processo di Norimberga” per come viene utilizzato il marmo in città. Il difficile rapporto con il marmo è noto e non solo legato alla presenza della Biennale ma ad un generale approccio con la scultura che rende la città poco apprezzabile sotto il profilo artistico per i visitatori. Eppure le bellezze sarebbero tante, non solo ambientali ma anche artistiche. Non opere paragonabili alla Pietà ma pure qualcosa in città c’è. Solo che non viene mai valorizzato. Il duomo, il gigante, la sirenetta e tante altre opere che non vengono valorizzate e anzi in molti casi sono lasciate nella totale incuria. Nessun cartello che guidi i visitatori nel centro storico, nessuna indicazione in prossimità di opere d’arte e in generale una scarsa attenzione verso la parte artistica e culturale cittadina. Poi ci si domanda perché arrivano critiche.

A proposito di problemi con cartelli che indicano opere d’arte come segnalato nel precedente servizio, le immagini che state vedendo adesso si riferiscono a piazza Matteotti a Carrara dove e’ installata la copia del noto cinghiale di Pietro Tacca. Tralasciando le condizioni dell’opera, ci e’ stato fatto notare come non vi sia scritto “cinghiale” oppure “cinghialetto” ma “cignaletto”, probabilmente un errore tipografico oppure una forzata traslitterazione dal fiorentino.