Attività in calo del 18%, ritardi di pagamento che costano 337 milioni di euro, finanziamenti bancari in diminuzione del 2%. Delle 900 mila imprese edili operanti in Italia, quasi due terzi sono artigiane. A lanciare l’allarme è il rapporto elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che denuncia le difficoltà abbattutesi con violenza sull’edilizia. Al calo della domanda sul mercato delle costruzioni si sarebbe affiancata una mancanza di liquidità dovuta alla diminuzione del credito erogato dalle banche e all’eccezionale allungamento dei tempi di pagamento, che, solo nell’ultimo anno e mezzo avrebbero registrato un aumento di ben 38 giorni da parte dei privati, ma le difficoltà sarebbero anche maggiori per quelle imprese che operano nella Pubblica Amministrazione, che nel 2010 hanno dovuto attendere mediamente 186 giorni per il saldo: e questo rispetto ai 63 della media europea. Si tratterebbe di un danno economico enorme; ulteriore criticità poi l’avrebbe determinata l’introduzione dell’articolo 25 della manovra economica: una ritenuta d’acconto del 10% sui bonifici bancari e postali con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edili e per il risparmio energetic, pagano le imprese esecutrici dei lavori. La crisi economica, aggiunta ai ritardi, alle ritenute ed alla difficoltà di accesso al credito, secondo il presidente di Confartigianato Costruzioni provinciale Chiericoni, starebbe mettendo a dura prova la stabilità delle imprese artigiane e nonostante la sostanziale tenuta dell’occupazione nel primo trimestre dell’anno, il persistere del calo dell’attività produttiva potrebbe determinare, in assenza di provvedimenti adeguati, una consistente flessione dei livelli occupazionali. Il quadro insomma sarebbe preoccupante, ed emergerebbe la necessità di adottare al più presto misure anticicliche a sostegno della domanda e il mantenimento delle agevolazioni del 55% per il risparmio energetico in scadenza a fine 2010. Sul piano occupazionale infine, indispensabile equiparare per gli artigiani edili la norma che riconosce alle imprese manifatturiere la proroga della Cassa Integrazione fino ad un massimo di dodici mesi.