LE DONNE DELLA MAGGIORANZA NASCONDONO DOCUMENTI A QUELLE DELL’OPPOSIZIONE E PASSANO PROGETTI CHE IN REALTA’ NON SONO STATI APPROVATI DALL’INTERA COMMISSIONE. L’ULTIMO E’ UN PROGETTO SULLE DONNE E LA RESISTENZA CHE COSTERA’ 24MILA EURO L’ANNO
Non vanno tutte d’accordo le donne della commissione pari opportunità della provincia di Massa Carrara, anzi si fanno i dispetti e si nascondono a vicenda documenti importanti e progetti, pagati con soldi pubblici, di cui la città dovrebbe essere informata. La “denuncia” di quanto avviene nelle segrete stanze della commissione, parte da una delle commissarie Antonella Carusi, in quota PdL e per questo, pare, snobbata sopratutto quando il suo voto o il suo parere avrebbero potuto stoppare un progetto “poco chiaro”. La Carusi ha presentato una interpellanza in cui si descrive intanto il progetto che ha ottenuto il finanziamento e poi il modus operandi della commissione: si parla dell’individuazione di un’area idonea alla raccolta, alla conservazione e alla valorizzazione di documenti di interesse storico sull’identità delle donne locali, naturalmente con particolare attenzione alla Resistenza e alla guerra di liberazione; si parla poi di una serie di organismi, una presidenza, un comitato scientifico, una giunta operativa, un impiegato e un borsista- stagista che dovranno essere nominati per portare avanti questo lavoro di archivio e conservazione documenti. Infine si parla di soldi: 4000 euro per le spese di avviamento del primo anno di attività (e non è specificato quanto ci vorrà per gli anni futuri) e 24 mila euro per stipendiare il “gruppo di lavoro”, questi si, rinnovabili di anno in anno; 6200 euro andranno ad ognuno dei tre componenti della giunta operativa che dovrà essere nominata in qualche modo, ma non si sa quale. La Carusi sostiene di aver visto le carte solo a giochi fatti e soltanto dopo aver richiesto numerose volte i documenti. Secondo la Carusi la Commissione possedeva già il documento da tempo, circolato a febbraio tra la maggioranza e consegnato anche ad esponenti esterni alla commissione, che ne sono venuti a conoscenza prima di alcune commissarie (è strano anche il fatto che tutta la posta indirizzata alla commissione pari opportunità venga automaticamente girata anche all’indirizzo di posta del Pd di Massa Carrara e per conoscenza all’assessore comunale di Massa Gabriella Gabrielli). Il testo è inoltre secondo la Carusi frutto di incontri e riunioni, compresa una valutazione degli staili atti ad ospitare la sede di questo nuovo centro, a cui sembra essere volutamente stata esclusa una parte della commissione pari opportunità (le donne dell’opposizione).