VIDEO Dossier RUMIANCA 3° parte
Duro attacco ai sindacati da parte dei due fratelli Manici, ex operai di Rumianca, la fabbrica dei veleni. Chiusa nell’84 a seguito di un incidente. Parlano di liste appese fuori dai cancelli, su cui gli operai trovavano scritto il loro nome dal giorno alla notte, in cassa integrazione. E i sindacati sapevano dei loro malori e delle loro condizioni di salute ma non potevano farci nulla. Anzi li spronavano a lavorare sempre e comunque
Erano giorni difficili e pieni di dolori. I figli che si vergognavano di loro per il cattivo odore che emanavano, le mogli che non li volovenao nel letto. I cinema che si svuotavano il corpo che diventava blu e tingeva le camicie. Giancarlo racconta di essersi lavato anche 9 volte al giorno con il vim, i detersivi per i pavimenti, l’aceto, ma non c’era nulla da fare. Erano peggio deli appestati
E poi gli aneddoti: per eludere i controlli sulla sicurezza esull’inquinamento, vittorio parla di pesci rossi che l’azienda imponeva di mettere nelle vasche di acqua e che poi morivano dopo poche ore e finivano nel lavello. Come il resto degli scarichi