Erano passate da pochi minuti le 4 del mattino quando Daniela Marchini, appena diciannovenne, a bordo di una vespa 50 ha trovato la morte all’incrocio tra via Massa-Avenza e viale Zaccagna. Secondo quanto ricostruito dai vigili urbani di Carrara, la ragazza potrebbe aver perso il controllo della vespa dopo aver urtato il cordolo del marciapiede alla sua destra, finendo per essere sbalzata dalla sella e cadendo a terra. Ma si tratta ancora di ipotesi che non trovano al momento conferme certe. Sicuro è che Daniela abitava a circa 500 metri da quell’incrocio che gli è costato la vita e, probabilmente era proprio a casa che stava tornando. L’intervento dei soccorritori è stato immediato, visto che i residenti sono stati svegliati dai lamenti della giovane riversa a terra, come purtroppo è accaduto anche ai genitori che, avvertiti da un vicino, hanno assistito all’intervento dei soccorsi. Ancora in vita la ragazza è stata trasportata all’ospedale di Carrara dove però è morta un’ora dopo a causa dei gravi traumi riportati. Inutili purtroppo le molte trasfusioni di sangue tentate dai medici, per Daniela non c’è stato nulla da fare. In sala operatoria, dopo il decesso, era tutto pronto per procedere, ma a nulla è valsa neppure l’autorizzazione all’espianto d’organi da parte dei famigliari poiché, proprio a causa delle varie trasfusioni effettuate nel tentativo di strapparla alla morte, si è reso impossibile lo svolgimento degli esami clinici preliminari, necessari secondo il protocollo regionale di autorizzazione agli espianti. Giovane, giovanissima appunto Daniela, aveva smesso di studiare per lavorare nella tabaccheria di famiglia sempre ad Avenza, il padre, un noto imprenditore del settore nautico, gestisce un rimessaggio alla Partaccia, poche le informazioni su di lei, un fratello con 6 anni di più, le canzoni di Laura Pausini.