Rimane in carcere Salvatore Iodice, ex direttore della casa circondariale di Massa, in isolamento a Prato dal 6 luglio, a seguito dell’inchiesta sugli appalti pilotati nel suo stesso penitenziario. Il Gip Giuseppe Laghezza ha respinto la richiesta dei domiciliari, inoltrata dagli avvocati difensori Riccardo Balatri, Paolo Masseglia e Giuseppe Piccirillo, per incompatibilità carceraria. La difesa sostiene tutt’oggi che Iodice abbia gravi problemi di salute e sopratutto intenti autolesionistici, ma il Gip ha dato fede alla perizia del medico legale Maurizio Ratti, che dopo due ore di visita la scorsa settimana lo aveva invece dichiarato completamente compatibile con la misura carceraria. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte degli avvocati difensori se non che “se lo aspettavano” visto il resoconto del medico legale della Procura di Massa Carrara e che “non condividono assolutamente il prospetto da lui fornito, discutibile a vari livelli”. Si parla di una relazione lunga circa 60 pagine a cui gli avvocati di Iodice avevano cercato di contrapporre una contro perizia, con specifiche note critiche sul caso, ma che non ha convinto, pare, il giudice Laghezza. Adesso il futuro è da definire, nessuna strategia, nessun orientamento sulle possibili manovre: la difesa prende atto della decisione, Iodice rimane in isolamento, è provato e stanco dopo quasi due mesi di carcere; ha perso 13 chili, si rifiuta di mangiare e di prendere alcuni medicinali che invece gli servirebbero per stare meglio, è depresso e scosso