Aspetta qualche giorno la Cgil provinciale prima di commentare gli ultimi dati sull’assenteismo che hanno visto in prima fila i dipendenti della Camera di commercio, seguiti da quelli del comune di carrara e di massa. Chiara la posizione del sindacato: le percentuali così come vengono studiate mostrano solamente il lato “assenteista e vagabondo” dei lavoratori del lavoro pubblico. come viene indicato nella circolare del ministro Brunetta infatti si conteggia qualsiasi giorno di non presenza in ufficio, sia essa per ferie, malattia, congedo o infortunio. Ma non significa che il lavatore sia un fannullone. A replicare ai dati ci ha già pensato il presidente della camera di commercio norberto ricci a cui la cgil si adegua. Contando solo le malattie all’ente camerale, le assenze scendono al 3,55% nel periodo gennaio-giugno per il mese più critico, giugno, considerando ferie, maternità e distacco sindacale dei 44 dipendenti, si passa dal 27,61% al 17,84%. Il “mucchio” indistinto dei numeri, dice la cgil, nasconde la volontà di colpevolizzare “a prescindere” i lavoratori pubblici. Volontà resa più evidente dall’ultima manovra finanziaria che prevede 4 anni senza rinnovi contrattuali per una perdita di potere d’acquisto pari a più del 20%.