Un trentacinquenne carrarese, con piccoli precedenti d polizia per stupefacenti, era letteralmente diventato il terrore del padre e della donna che questi aveva sposato in seconde nozze. L’uomo pretendeva di ricevere anzitempo la quota di sua spettanza dell’abitazione che divide con l’anziano genitore ultrasettantenne e con la sua seconda moglie, anch’essa piuttosto anziana. Per poter riscuotere in anticipo la quota, circa 100 mila euro, che si sarebbe resa disponibile solo dopo la vendita dell’appartamento e che comunque gli sarebbe spettata soltanto in seguito alla morte del padre, il trentacinquenne aveva cominciato ad insultare sempre più frequentemente e pesantemente la coppia. In seguito poi, aveva deciso di scatenare la sua ira passando alle vie di fatto, danneggiando mobili e suppellettili della casa, e mettendo più volte a soqquadro l’abitazione. Non riuscendo ad ottenere il risultato desiderato inoltre, l’aggressività del carrarese si era infine rivolta anche alle persone, dal momento che in più occasioni ha malmenato i due anziani con i quali convive, tanto da costringerli a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale. Determinante affinché i due anziani si rivolgessero al commissariato e presentassero, seppur a malincuore, denuncia nei confronti del figlio, si è rivelato l’intervento di alcuni parenti, che avevano raccolto le confidenze dell’anziana coppie, constatandone lo stato di profonda prostrazione. Solo in seguito quindi, e con la morte nel cuore, naturale sentimento per chi si trova nell’odiosa condizione di giungere a dover denunciare il proprio figlio, il padre è riuscito a raccontare dei maltrattamenti subiti. Così è nata l’attività di indagine del Commissariato di Carrara, che ieri, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa, su richiesta del Pm Alessandra Conforti, dal GIP del foro di Massa Antonella Dragotto, consistente nell’allontanamento del trentacinquenne dalla casa famigliare.