Si sono incontrati presso il palazzo comunale di Carrara i rappresentanti dell’Associazione balneare apuo-versiliese, di cui fanno parte circa 500 stabilimenti, da Marina di Carrara a Marina di Pisa. Presentati al tavolo istituzionale dal sindaco Zubbani, hanno espresso all’assessore regionale Nencini i propri timori riguardo ai mutamenti che l’applicazione della direttiva europea Bolkstein, potrà apportare al panorama legislativo che fino ad oggi ha regolato le spiagge italiane. In ballo c’è la messa all’asta delle concessioni senza diritto di prelazione, e lo spauracchio che ciò costringa la più parte delle aziende prima a bloccare qualsiasi ammodernamento o miglioria, e poi, a chiudere i battenti perché economicamente vinte da colossi multinazionali. Una normativa insomma che gli operatori sentono calata dall’alto, ma che la Regione sembra avere ben presente, come riconoscono gli stessi imprenditori. Ma per delineare possibilità interpretative più chiare necessario sarà, avere un quadro definitivo delle intenzione del Governo in materia di demanio fiscale. E se anche si dovrà attendere settembre per vederci più chiaro, la problematica non lascerà  indifferente il governo regionale, soprattutto quando in discussione è un tratto di costa particolare, in cui  quello balneare si afferma come un turismo di qualità, dalla storia ormai centenaria