Vanessa Beecroft, artista anglo-genovese, usa come supporto comunicativo i corpi femminili, coniugando i canoni estetici inarrivabili delle fashion model a quelli comuni, mostrando come spesso la bellezza non sia data dal canone mediatico della perfezione, ma dalla singolarità e dalla particolarità. Ogni sua performance affonda le proprie radici nel complesso mondo interiore dell’artista, ma rimane saldamente ancorata al nostro tempo come riflessione sull’identità femminile, sulla natura e sul mistero dell’esistenza umana. Tramite la sua arte, l’artista  riesce a indagare le più profonde e universali istanze dell’essere umano, utilizzando un linguaggio a metà strada fra classico e contemporaneo, fra sacra rappresentazione, teatro, fotografia, pittura e moda. I suoi lavori si caratterizzano per il fortissimo impatto emotivo, come VB61, Still Death! Darfur Still Deaf?, del 2007 ispirata alla tragedia del Darfur; nel 2001 VB48 nella Sala del Maggior Consiglio a Palazzo Ducale di Genova, a inaugurazione della riunione dei G8; nel 2009, V65 al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. I protagonisti di quest’ultima opera erano immigrati africani vestiti di nero, seduti a un lungo tavolo di vetro, intenti a mangiare pollo e pane nero con le mani, in una moderna rilettura dell’Ultima Cena. Anche in occasione della Biennale Beecroft sta lavorando alla produzione di un progetto specifico, che si terrà sabato 28 agosto, dalle 18 alle 22, presso gli Studi Nicoli, in Piazza San Francesco, Carrara. In questo caso le sculture antiche e moderne presenti presso lo storico laboratorio di scultura di Carrara, continuamente rinnovato dalla presenza di lavori di alcuni tra i maggiori artisti internazionali, si intrecceranno con i corpi delle ragazze che vorranno prendere parte alla performance. Chi avesse interesse a prendere parte all’evento potrà scrivere all’indirizzo di posta elettronica: biennaledicarrara.workshop@gmail.com o telefonare allo 0585-641477