“Si scrive ACQUA ma si legge DEMOCRAZIA”: con queste parole i comitati referendari provinciali di Massa, Carrara, Lucca, Pistoia, e il forum toscano, chiedono il mantenimento dell’acqua pubblica. Martedì prossimo i sindaci dei Comuni dell’Ato1 si riuniranno in Assemblea per decidere sulla gestione del servizio idrico e sulle sorti di GAIA S.p.a. L’appello dei comitati ai sindaci è proprio quello di non prendere alcuna decisione nell’Assemblea del 10 agosto, in assenza del pronunciamento democratico dei Consigli comunali; e ancora i comitati chiedono di convocare i Consigli comunali dell’ATO1 aperti per dare voce alla domanda di partecipazione diretta dei cittadini e auspicano una moratoria delle procedure che aprono GAIA agli interessi dei privati. GAIA è destinata alla chiusura fra 5 mesi; lo stabilisce una sentenza del TAR toscano. Al contempo la normativa nazionale ha decretato il superamento degli ATO entro i quali si gestisce attualmente il servizio idrico; intanto sul Decreto Ronchi, si legge in una nota, incombono un ricorso di costituzionalità delle Regioni e il referendum del popolo dell’acqua. Nella civile Toscana della legge sulla partecipazione Governatore, Sindaci e loro delegati non possono decidere sull’acqua senza il mandato diretto dei Consigli Comunali che rappresentano le proprie comunità. Per queste ragioni i promotori sollecitano i Sindaci a riflettere e ad ascoltare i Consigli Comunali e i cittadini, prima di adottare atti che avranno conseguenze gravi per le nostre comunità e da cui difficilmente si potrà tornare indietro.