E’ ufficiale: il 1° febbraio 2011 il punto nascita di Pontremoli chiuderà. A poco è valsa la fiaccolata di mercoledì sera, organizzata dal comitato Pro Ospedale, per dire NO a quella che è stata definita una decisione “scellerata”. Quasi mille manifestanti, mamme in prima fila, per convincere la Asl a fare un passo indietro; ma il suo Direttore Generale, Anotnio Delvino, nella conferenza dei sindaci è stato irrevocabile: 200 parti all’anno, troppo pochi, a fronte dei 500 necessari per mantenere aperta la struttura. E sulla delicata questione, che ha visto manifestare anche il celebre cardiochirurgo Gaetano Azzolina che ha preso residenza in Lunigiana e ha fatto nascere sua figlia a Pntremoli, intervengono Jacopo Ferri, consigliere regionale del Pdl e il gruppo consiliare del Popolo della libertà lunigianese. Sul punto nascite, Ferri commenta: “Delvino ha fatto di testa sua e ha deciso di chiudere nonostante il no dei Sindaci, della Comunità Montana e della popolazione. “La partita del punto nascite non può finire qui”, continua il consigliere, che promette battaglia del PdL attraverso una raccolta firme per chiedere la riconvocazione della Conferenza dei Sindaci in cui ogni comune possa esprimere un voto in merito, per poi decidere sulla base delle preferenze, così come è stato fatto per l’ospedale unico. In caso contrario, Ferri promette proteste eclatanti, come presidiare giorno e notte gli uffici dell’Asl, oppure manifestare nelle stazioni, nei caselli autostradali, nei palazzi istituzionali affinché sia garantito il diritto a nascere in Lunigiana. E il gruppo consiliare del PdL a Pontremoli, se da una parte giudica ottima la fiaccolata, dall’altra condanna la decisione di Delvino poiché, dice,”ha scavalcato la conferenza dei sindaci che ieri non si è espressa in tal senso”.