Saranno in molti a ricordare la pioggia record dei giorni scorsi, che ha messo in ginocchio alcune zone della città: danni che raggiungono milioni di euro e che hanno costretto interi nuclei familiari a dormire ancora oggi fuori casa. La famiglia Gozzani di Via delle Pinete, ad esempio, ha subito danni che ammontano a 100mila euro e, a distanza di diversi giorni dall’ allagamento del Torrente Ricortola, si trova ancora in una situazione di disagio. Ad andare fino in fondo alla questione, è il consigliere de La destra per gli italiani, Stefano Benedetti, che a seguito di un sopralluogo in quelle zone ha potuto constatare la rigogliosa vegetazione e la presenza di canne all’interno del corso d’acqua, da sempre a rischio tracimazione per la ristrettezza dell’ alveo e dei tre ponti nella fascia compresa tra Via delle Pinete e l’Aurelia. Secondo Benedetti, è stata proprio la mancanza di manutenzione del Torrente ad aver favorito gli allagamenti. Responsabile,  dichiara il consigliere, è la Comunità Montana che ha la competenza della pulizia dei fossi e canali della Provincia. Nell’invitare i cittadini a non pagare i prossimi bollettini inviati dall’ente, Benedetti ricorda che, per quanto riguarda il Torrente Ricortola, la Provincia ad oggi non ha ancora realizzato quei progetti previsti da anni che, nel 2004 ammontavano a 473.000,0, ma i lavori non sono mai partiti. E sul post-alluvione, Benedetti ricorda le promesse del vicesindaco Martina Nardi di inviare mezzi e uomini a pulire le zone più disastrate: le famiglie ad oggi non hanno visto nessuno. Benedetti in un’interpellanza regionale chiederà lo stato di calamità naturale e una valutazione complessiva dei danni subiti; alle istituzioni, invece, reclama interventi complessivi per mettere in sicurezza la zona che comprendano l’allargamento dell’ alveo e il rifacimento dei ponti.