La variante urbanistica di Montignoso ha aperto una profonda spaccatura tra i democratici. Il segretario uscente Nardi Perna, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, ha parlato di etica politica e conflitto di interessi per alcuni consiglieri che hanno votat9o quella variante. La questione arriva in giunta con le dimissioni di Laura Buffoni, assessore alle finanze e al bilancio, con delega alle attività produttive, al commercio e al personale. Le sue dimissioni seguono l’intervento a mezzo stampa di Nardi Perna ed evidenziano la spaccatura all’interno del partito. Le dichiarazioni rilasciate da Nardi Perna non sono piaciute al sindaco Binaglia e ai capigruppo di maggioranza, soprattutto non sono andate giù le allusioni alle questioni etiche. Per questo in un comunicato a più voci scrivono: “le affermazioni fatte da Nardi su “vistosi conflitti d’interesse” non sono altro che illazioni; non accettiamo lezioni da chi porta la grave colpa politica delle false RTA a Montignoso, previste senza alcuna limitazione dal Regolamento Urbanistico varato nel 1999 quando Nardi era assessore all’Urbanistica; oppure di chi ha firmato il verbale della conferenza di servizi che, alla fine degli anni ’90, autorizzò l’impianto di bricchettaggio nella zona industriale di Porta; oppure dei palazzoni sorti a Cervaiolo in via Rosi o in via Tavernelle, frutto dei megacomparti del vecchio R.U. tanto cari all’ex assessore Nardi che oggi si erge a difensore del territorio”. Certo le osservazioni di Regione e Provincia sollevano alcuni aspetti di grande importanza, si legge ancora nel comunicato, e l’Amministrazione comunale vi presterà la massima attenzione, aprendo un tavolo di confronto con questi enti. I principali punti critici, tra l’altro, sono connessi all’entrata in vigore del nuovo PIT (lo strumento urbanistico regionale).